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L'Astrologia

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Messaggio Da Lilith Dom Lug 19, 2020 7:24 pm

L'astrologia, è un complesso di credenze e tradizioni, prive di fondamento scientifico, secondo cui le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscono sugli eventi umani collettivi e individualì. Una definizione alternativa di astrologia proviene dall'Enciclopedia delle religioni Vallecchi dove è definita come tecnica e dottrina di tipo religioso che attraverso l'identificazione degli astri con intelligenze divine o superiori, stabilisce un rapporto diretto fra azione degli astri e avvenimenti nell'ambiente, nella natura e nella storia umana. Chi pratica l'astrologia si chiama astrologo e la sua divinazione è chiamata oroscopo.
Dall'antichità fino al XVII secolo, tuttavia, col termine astrologia si indicava tutta l'astronomia, di cui le previsioni astrologiche erano considerate una branca, quella che indicava le conseguenze sugli eventi umani risultanti dalla configurazione astronomica. Il titolo del testo principale dell'astrologia antica, il Tetrabiblos, era appunto "Degli effetti [delle configurazioni astronomiche sulla storia degli individui e delle nazioni]" e l'astrologia era chiamata da Tolomeo  "la scienza degli effetti".
L'astronomo/astrologo di corte, infatti, era tenuto a studiare il moto dei pianeti con l'obiettivo di fornire i suoi oroscopi e la praticarono anche due protagonisti della rivoluzione astronomica come Keplero e Galilei.
Con la rivoluzione scientifica, tuttavia, l'astronomia diventò una disciplina autonoma,, e l'astrologia venne considerata una pratica dell'occulto e una pseudoscienza. L'astrologia, quindi, viene oggi considerata da filosofi della scienza, da psicologi e da esponenti della comunità scientifica attivi nelle discipline più diverseuna credenza basata su antiche superstizioni e, secondo alcuni studiosi, si configura come una scienza patologica. 
Nel 2006, il National Science Board degli Stati Uniti d'America ha pubblicato una dichiarazione ufficiale in cui ribadisce che l'astrologia è una pseudoscienza. In Italia il CICAP raccoglie ed esamina le previsioni fatte dagli astrologi sull'anno trascorso rilevando che "quando le previsioni sono vaghe e generiche, tali che chiunque le potrebbe fare, gli astrologi tendono a indovinare. Quando invece si fanno più precise, l'errore è pressoché costante". 
Solo il filosofo Paul Feyerabend, pur criticando gli aspetti ciarlataneschi dell'astrologia contemporanea, enumerò alcune teorie scientifiche ( non accettate dalla maggioranza degli scienziati, come l'Effetto Piccardi), che potrebbero fornire un fondamento all'astrologia e impedirne una netta condanna. La linea di demarcazione fra astrologia e scienza è posta sull'impossibilità di stabilire qualunque legame causa-effetto fra gli eventi astronomici considerati dall'astrologia e le conseguenze da essa ipotizzate nella vita dei popoli e degli individui.


Alcune civiltà antiche si sono dedicate all'osservazione dei fenomeni celesti e svilupparono una propria astrologia come ad esempio quella babilonese, quella indiana o vedica, quella cinese e quella maya.
Anche presso alcuni popoli primitivi è esistita una forma di astrologia ma l'assenza di fonti scritte non permette una conoscenza dettagliata delle loro tecniche, tuttavia si può dedurre che i principali punti di riferimento astrale fossero il Sole, la Luna, Venere e la stella Sirio, oltre ad alcune costellazioni (i due Carri, Orione, le Pleiadi).
Presso le corti mesopotamiche essa aveva l'obiettivo di prevedere eventi futuri nefasti come guerre, carestie o rivolgimenti politici. Nel periodo ellenistico l'astrologia cominciò a essere usata anche per il riscontro di caratteristiche comportamentali delle persone, in base alla loro data, ora e località di nascita ("tema astrale", o "tema natale", o "psicoastrologia"). I primi manuali astrologici furono scritti in Mesopotamia nel II millennio prima di Cristo ed erano basati sulla convinzione che gli eventi terrestri fossero speculari a quelli celesti per via della loro connessione.
Tra i popoli indoeuropei l'astrologia è stata datata fin dal III millennio a.C., con le sue radici nei sistemi di calcolo calendariali utilizzati per prevedere i cambiamenti stagionali e conseguentemente per interpretare i cicli celesti come segni della comunicazione del divino all'uomoFino al XVII secolo l'astrologia veniva considera secondo la tradizione una delle maggiori forme di erudizione, ed essa ha contribuito a guidare il primo sviluppo della storia dell'astronomia. È stata comunemente accettata sia negli ambienti culturali che politici, mentre alcuni dei suoi concetti fondamentali sono stati utilizzati anche in altre tipologie di studio tradizionale come l'alchimia, la medicina ed in seguito la storia della meteorologia. Alla fine del XVII secolo, si sono sviluppate concettualizzazioni prettamente scientifiche nel campo dell'astronomia come ad esempio l'eliocentrismo, che hanno irrimediabilmente minato la base teorica astrologica,la quale ha poco dopo perduto la propria posizione accademica. Nel corso del XX secolo si è guadagnata una maggiore popolarità anche e soprattutto attraverso l'influenza dei prodotti mediatici di massa, uno su tutti l'oroscopo pubblicato nei quotidiani.
In Europa, dopo un progressivo abbandono nel corso del Medioevo, con la ripresa di interesse per l'astronomia nel XIII secolo rinacque l'interesse anche per l'astrologia, tanto che Guido Bonatti viene considerato "il più autorevole trattatista di astrologia del Medioevo italiano".
Diverse interpretazioni sono alla base dell'astrologia contemporanea, tra cui quella che gli astri si limitano a descrivere quel che accade sulla Terra, senza che vi sia un rapporto materiale di causa-effetto


L'astrologia, nel suo senso più ampio, è la ricerca di un significato delle vicende umane e terrene restituito dal cielo; si cerca tramite essa di capire il comportamento umano in generale, ma anche nel suo specifico, attraverso l'influenza su di questo da parte dei pianeti e di altri corpi celesti. Si è sostenuto che sia sorta come materia di studio non appena gli esseri umani iniziarono a fare dei tentativi coscienti di misurare, registrare e prevedere i cambiamenti stagionali riferendoli ai cicli astronomici
La prova iniziale di tali pratiche appare come marcature su ossa e disegnata sulle pareti delle caverne, il che dimostra che i cicli delle fasi lunari venivano annotati fin dal 23-25 mila a.C.; il primo passo verso una registrazione dell'influenza della luna sul corso delle maree e sui fiumi, oltre che verso l'organizzazione di un calendario comune. Con la comparsa dell'agricoltura, durante la cosiddetta rivoluzione neolitica, nuove esigenze si sono via via manifestate, mentre aumentava nel contempo la conoscenza riguardante le costellazioni le cui apparizioni nel cielo con il passare delle stagioni permettevano di fare certi collegamenti: il sorgere di un particolare gruppo di stelle era ad esempio indice dell'avvicinarsi delle inondazioni annuali o di una variazione delle attività stagionali.
A partire dal III millennio a.C., con la diffusione della civiltà, si era altresì sviluppata anche una sofisticata consapevolezza dei cicli terrestri e si ritiene che gli uomini abbiano consapevolmente orientato i propri edifici templari con il preciso intento di creare un allineamento con i moti eliaci delle stelle. Vi sono prove sparse che suggeriscono il fatto che i più antichi riferimenti astrologici conosciuti sono copie di testi realizzati durante questo periodo; due di essi, tratti dalla Tavoletta di Venere di Ammi-Saduqa (compilata a Babilonia attorno al 1700 a.C.) sono considerati come esser stati prodotti durante il regno di Sargon di Akkad (2334-2279 a.C.).
Un altro, con un uso precoce dell'astrologia elettiva, viene attribuita al regno del sovrano del popolo dei Sumeri Gudea di Lagash (circa 2144-2124 a.C.). Una sezione di tal documento illustra di come gli déi abbiano rivelato a lui solo in sogno la disposizione - e quindi il momento più favorevole - delle costellazioni adatta per la costruzione di un tempio.
Tuttavia sussistono dubbi sulla questione se queste indicazioni fossero state effettivamente registrate nel momento, o più semplicemente attribuite ad antichi sovrani dai posteri. La più antica testimonianza indiscussa dell'uso dell'astrologia come un sistema integrato di conoscenza è quindi attribuita alle annotazioni che emergono da quella definita col nome di età neo-sumerica (1950-1651 a.C.).




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