I vascelli del cuore - Benoîte Groult

Struggente ed indimenticabile romanzo, con una trama ardita e particolare, molto
ben scritto se pure con un linguaggio crudo.
Durante le vacanze estive in Bretagna, la ventenne parigina George (i nomi non sono
scelti a caso) rivede Gauvain, gagliardo giovanotto di origine contadina, col quale in
passato aveva simpatizzato. Lui adesso è fidanzato, il che non impedisce a lei di
volerlo.
Lo avrà ed è autentica passione. Gauvain vorrebbe sposarla, lei no, troppe le diffe-
renze di cultura ed estrazione sociale.
Si perdono di vista. Si sposeranno, ognuno nel proprio ambiente ed avranno figli.
Dieci anni dopo si incontrano casualmente e "riconoscono i segni dell'antica fiamma".
George insiste per rivedersi, il che avverrà saltuariamente.
Si apprezza il titolo quando Gauvain, imprenditore-marittimo , regala a George una
collana d'oro a catena con un'ancora per ciondolo. - Una nave viaggiando, getta l'an-
cora in porti diversi per una sosta, ma poi riparte.
Così ritiene George: nel suo viaggio esistenziale desidera ogni tanto fare una sosta
in un porto particolare con Gauvain. Ma deve essere soltanto una sosta.
Lasciando da parte l'aspetto amorale del loro rapporto che calpesta diritti e doveri,
restano quei misteriosi legami fatali, al di sopra di tutto, per i quali una persona
diventa parte di te e non cesserà mai di esserlo.
Qui però ci sono differenze di logica: George è una intellettuale che ritiene Gauvain
inferiore a lei, non vorrebbe averlo accanto sempre, ma non può fare a meno di
desiderarlo, ritenendo che sia "questione di pelle"
Lui invece l'ama più della sua vita, la considera la sua vera moglie ed accetta
lucidamente ciò che questo amore gli dà, pagando il pedaggio di sentirsi sleale nei
confronti della propria famiglia; pensiero che non lo abbandona mai.


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